domenica 23 marzo 2008

8. BRIOSCINO



Nelle foto Paper: 

1. Bioscino (a destra) con me (dietro)

e il suo amico Piccolo Lord (nipote di Lord Paper, a sinistra)

2. Primo piano di Brioscino.


E’ piccolo, morbido e un po’ chiacchierone; è molto goloso; ha appena terminato la prima asilo. E’ alto 6,8 centimetri, ma lui dice che è alto almeno 7.


E’ il mio preferito, nel senso che passo molto tempo con lui: mi segue dappertutto nel nostro Canneto. Quando sto alla scrivania, si mette vicino alla tastiera del computer e mi detta quello che devo scrivere (in realtà, io scrivo per gli affari miei, ma lui è convinto che le cose stiano diversamente, e io glielo lascio credere); quando leggo, si siede a leggere con me (veramente, lui legge solo una lettera alla volta, ma è contento lo stesso: gli scoccia solo un po’ quando cambio pagina; non ha ancora compreso che tante lettere in fila fanno una parola - e addirittura, se sono proprio tante, una frase intera: ma c’è tempo, prima o poi lo capirà); se giro per casa, vuole sempre venire con me, per lo più nello scollo del maglione, se è inverno, o nel taschino della camicia, durante la bella stagione: gli piace farsi portare.


La sera, vuole dormire in mano: non solo nel mio stesso letto, ma proprio in mano. Dice che così può proteggermi mentre dormo, e che comunque la mia mano è molto calda. Vuole che tenga la mano (cioè, la mano con dentro lui comodamente adagiato: l’altra, dice, posso tenerla dove mi pare; preferisce la destra alla sinistra) esattamente appoggiata alla clavicola, così che la sua testolina stia a contatto con l’incavo del collo, e la mia barba morbida gli accarezzi il capino pennuto (mentre si sta addormentando, ma anche quando sogna); il che significa che devo dormire, di fatto, sul lato sinistro.


Adesso che viene l’estate, forse imparerà a dormire da solo, cioè a qualche centimetro di distanza da me, con la testa sul cuscino, come fanno tutti gli altri paperini.


Prima di addormentarsi, pretende che io faccia tutto un lungo giro di ispezione del Canneto, cioè della casa (che non è, poi, così grande: ma a lui sembra di sì) per controllare che porte e finestre siano ben chiuse, così che nessun’anatra possa entrarvi di nascosto, mentre stiamo dormendo. Delle anatre, infatti, ha molta paura.


Brioscino trova che sia sempre molto educato salutare quando vede qualcuno, anche se si tratta di me (cioè, di una persona che vede ogni cinque minuti): saluta alzando l’aletta sinistra.

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