
Nella foto Paper: anatra all'attacco (la cattiveria è evidente)
Descrivere un’anatra? Nessun papero è autorizzato a farlo, e dunque anch’io devo tacere. Basta, però, mettere a confronto le voci delle anatre con quelle dei paperi. Quando i paperi si muovono sull’acqua, sempre a due o tre, o in file ordinate, in gruppi di amici, e percorrono calmi la riva del lago, senza una meta precisa, cantano spesso una canzoncina che tutti conoscono, e che è un po’ il loro inno. Anche le anatre cantano, tra sé e sé (vanno sempre da sole, come s’è detto; o a due a due, ma guardinghe l’una verso l’altra).
Le loro voci sono molto diverse: ai paperi, però, è vietato imitare le anatre, e così nessun papero potrà mai farvi sentire.
La musica è quella di una canzone famosa anche all’asciutto, dove si canta con parole diverse. All’asciutto dice: “Volare, oh-oh…”. Ecco la versione del lago:
CANZONETTA DEI PAPERINI | CANZONACCIA DELLE ANATRE |
Nuotare, quack-quack (si legge què-què, con accento paperile di lago, che è bello e armonioso: il suono è aperto, squillante), cantare, quack-quack-quack-quack: nel blu che Dio ci ha donato del nostro laghetto incantato! E nuotare cantare felice con tutti gli amici diversi da me che d’acqua e di luce e di sole per tutti ce n’è… | Nuotare, quack-quack (si legge simile a què-què, ma con accento anatroso: cioè, qué-qué; le anatre sono generalmente molto snob), guadagnare, quack-quack-quack-quack: nel blu che mi sono comprato del mio laghetto privato! E nuotare soltanto con quelli che sono in tutto identici a me, e quelli diversi beccarli e cacciarli lontano che posto non c’è… |
E’ solo la prima strofa, ma penso che sia abbastanza chiara: tra anatre e paperi, come si può constatare, la differenza è enorme. Si tratta di due stili di vita inconciliabili: di due modi diversissimi di abitare nel lago.
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